Una bibita in cui bontà ha il doppio valore dei prodotti equo!
UNA COLA BIOLOGICA ED EQUOSOLIDALE!
Molti di voi forse conoscono il prodotto Molecola, una bibita gassata dal gusto cola nata all’inizio del
2013 da un progetto 100% italiano, realizzata con una ricetta esclusiva che utilizza ingredienti
selezionati, e che da sempre è buona anche nel sociale, in quanto collabora con Renken, onlus italiana
che si occupa di realizzare progetti educativi in Senegal.
Oggi aumenta la sua bontà nella nuova Molecola bio ed equosolidale, utilizzando come ingrediente base
lo zucchero di canna biologico prodotto da Manduvirà: il risultato è una cola biologica ed equosolidale
senza caffeina e aromi artificiali.
È bellissimo pensare che anche questo prodotto sia uno dei frutti della “Rivoluzione dolce” che ha
coinvolto dal 1975 i campesinos del Paraguay. In questo Paese, in cui essere contadini equivale a fornire
mera manodopera ai grandi proprietari terrieri e sottostare all’avanzata delle multinazionali e dei loro
brevetti, i soci della cooperativa Manduvirà sono riusciti nel loro obiettivo di coltivare un’utopia:
l’indipendenza.
Dal 2014, dopo anni di sacrifici, la cooperativa Manduvirà ha raggiunto un altro grande traguardo:
costruire un proprio impianto di trasformazione, lo zuccherificio, e per la prima volta nella storia del
Paraguay, i coltivatori di zucchero sono diventati anche proprietari dell’azienda che lo trasforma! Dalle
39 persone coinvolte inizialmente, oggi si calcola che le condizioni di vita siano migliori per 25000
persone, in quanto tutta la filiera è controllata dai soci della cooperativa, dalla produzione di semi, alla
semina e coltivazione, al taglio e trasporto, fino alla commercializzazione ed esportazione.
Il prodotto finale è Picaflor, uno zucchero 100% biologico, non raffinato, ricco di ferro e sali minerali. La
scelta dell’agricoltura biologica si inserisce in modo naturale in una cultura che non ha mai utilizzato
prodotti chimici perché ritenuti troppo costosi e mancanti di rispetto verso l’ambiente. La certificazione,
quindi, è arrivata appena si sia imparato a compilare i registri necessari a tale scopo, perché la produzione
è da sempre totalmente naturale. Se per concimare i campi si utilizzano lo sterco di bue e i residui della
canna, anche nello zuccherificio – dove la canna viene tagliata, sfibrata e spremuta – il processo segue i
disciplinari dell’agricoltura biologica. La lavorazione, infatti, avviene per evaporazione dell’acqua e
successiva cristallizzazione, senza l’ausilio di sostanze chimiche sbiancanti, come avviene normalmente
con lo zucchero raffinato, decolorato con anidride solforosa.
A noi non è chiesto che contribuire a questi progetti assaporandone il prodotto finale, e, visti i giorni di
caldo estivo, come al solito … Basta poco!
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco