Per “girare un po’ il mondo”, è dal mondo che ci viene in aiuto un mix di frutta
Se il tempo lo permette, e si ha del tempo, cosa c’è di meglio che sfruttarlo facendo delle sane passeggiate? Se poi le passeggiate diventano un po’ più lunghe, è risaputo che la frutta secca sia un utile alleato per il recupero dell’energia durante le escursioni. In Bottega, oltre alle confezioni “mono-gusto”, potete trovare un pratico Mix di frutta secca esotica, contenente uvetta passa, noci, anacardi, banane e mango essiccati.Provenienti dal Sudafrica, dall’Amazzonia, dal Brasile e dalle Filippine, sono una carica naturale per noi e per i produttori che li coltivano,
È l’associazione peruviana Candela, nata nel 1989, a procurare le noci dell’Amazzonia, grazie alle quali potenzia le comunità dei territori in cui opera (Lima e Madre De Dios), sostenendo i piccoli fornitori che coltivano e raccolgono in modo sostenibile il meglio che le Ande e l’Amazzonia hanno da offrire.Sono circa 150 i produttori biologici certificati di Candela che vivono nella regione di Madre di Dios e nel periodo delle piogge si trasferiscono nella foresta, creando accampamenti per raccogliere le noci. Grazie all’impegno a favore del biologico, i produttori di Candela contribuiscono a conservare la foresta e il suo grande valore ambientale e sociale, difendendola dalla deforestazione.
Candela offre una serie di servizi ai produttori: trasporto nella zona di lavoro loro assegnata nella selva, corsi sulla pianificazione e organizzazione del gruppo, cura delle pratiche per la certificazione bio, per la cura della qualità del prodotto e sull’utilizzo del bosco pluviale. Altri progetti sono stati dedicati all’acqua e all’estrazione degli oli di qualità.Più o meno nello stesso periodo si è sviluppata nelle Filippine una rete di movimenti per la promozione dei diritti delle donne, con la fondazione del Panay Fair Trade Center, meglio conosciuto come PFTC.
L’organizzazione è cresciuta costantemente negli anni fino a diventare il primo esportatore di zucchero Mascobado dell’isola di Panay, impiegando oltre 500 persone. I piccoli contadini si sono affrancati dalla dipendenza dai latifondisti e lo zucchero integrale di canna bio Mascobado è il simbolo dell’indipendenza raggiunta dai contadini, dalle loro famiglie e dalle molte comunità coinvolte.PFTC non solo ha migliorato le condizioni di vita di più di 3.000 famiglie sull’isola di Panay, ma ha portato avanti processi di “empowerment” e ha dato visibilità a tematiche politico-sociali in un’ottica di sviluppo democratico e sostenibile.
Ma PFTC non è solo zucchero, infatti le banane chips vengono prodotte dalle donne dei quartieri urbani più poveri di Iloilo (da 5 chili di banane fresche si ottiene 1 chilo di banana chips), costituendo una fonte di reddito per questa categoria, spesso marginalizzata. Come sostiene Ruth Salditos, fondatrice di PFTC: “Non faremmo Commercio Equo e Solidale se ci limitassimo a vendere i prodotti, noi vogliamo migliorare le condizioni di vita di chi lavora in agricoltura, promuovere una coltivazione eco-sostenibile a tutela dell’ambiente e portare avanti progetti per la tutela dei diritti dei lavoratori e la difesa della democrazia”. E tutto questo rischiando costantemente la vita, in una pesante situazione politico-sociale che perdura da anni, a causa della quale anche PFTC ha dovuto pagare un prezzo di vite altissimo per la “colpa” di essersi impegnata per la giustizia sociale, per tutelare la democrazia, i diritti delle comunità indigene e l’autodeterminazione delle comunità locali.
Non è la prima volta che vi parliamo di come certi progetti, dei quali consumiamo “prodotti comuni”, coinvolgano invece temi scottanti, e per noi, come al solito, … Basta Poco.
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco