Come ogni anno, la scelta che vi proponiamo in Bottega per questo periodo è varia, e spazia dai prodotti alimentari (pandori e panettoni classici e originali, cioccolati, spezie, tisane …) a quelli artigianali, tra cui un’ampia varietà di presepi, per soddisfare le vostre esigenze, o per farne singolare dono che, considerata l’origine, non andrà in qualsiasi caso sprecato.
A tal proposito, un gran bel progetto è quello che sta dietro ai Datteri grandi non trattati, di varietà Medjoul, provenienti dalle valli del fiume Giordano in Palestina, una delle varietà tra le più pregiate in assoluto. Ad alto contenuto di fibre e senza zuccheri, sono grandi e polposi, si distinguono per il colore brunito intenso e la consistenza morbida e avvolgente.
Ancora oggi, vivere in Palestina significa dover affrontare periodi di coprifuoco, punti di controllo, limitazione totale della libertà, della mobilità di persone e cose, dalle medicine ai viveri. Per chi si trova in queste zone, la realtà è anche morte, danni a case, strumenti di lavoro, infrastrutture e piantagioni, incursioni, soprusi e violenza. Vivere e lavorare nei territori palestinesi occupati (OPT) – Cisgiordania e Striscia di Gaza – è estremamente difficile e incerto. I prodotti rurali, ad esempio, non possono essere coltivati e venduti come gli altri e il raccolto può essere impedito o ostacolato in qualunque momento. Tutte queste limitazioni, l’isolamento dal resto del mondo, la confisca del terreno fertile e il razionamento dell’acqua da parte dell’esercito israeliano pregiudicano lo sviluppo economico e la sopravvivenza della zona. In un contesto così complesso è stata costituita, nei primi anni Ottanta, l’Ong PARC (Palestinian Agricultural Relief Committee), per promuovere la cultura della convivenza nel rispetto, lo sviluppo rurale e l’emancipazione femminile attraverso formazione e lavoro.
L’organizzazione prevede incontri periodici con i produttori per informare, ascoltare le loro esigenze e confrontarsi sulle strategie. I soci delle cooperative possono beneficiare dei progetti sociali portati avanti da PARC, come accesso al credito e acquisto di prodotti freschi a prezzi agevolati.
I datteri di PARC provengono da una delle zone più colpite dell’occupazione israeliana. La costruzione del muro e il prelievo sistematico delle acque del fiume Giordano a nord, in territorio israeliano, per irrigare i campi e per il fabbisogno idrico di Israele, hanno reso negli ultimi anni sempre più difficile la vita per gli abitanti di Gerico, che sono stati dislocati a forza. La coltivazione di datteri è una forma di resistenza e permette a una cinquantina di contadini di Gerico e di Jiflik di non abbandonare i villaggi e di presidiare il territorio. Quando una terra non è più coltivata, infatti, può essere espropriata per legge dallo stato Israeliano. I datteri della varietà Medjoul sono particolarmente grandi e pregiati, e vengono soprannominati “the kings of dates”, i re dei datteri. PARC ha investito molto per costruire l’impianto di lavorazione in modo da controllare tutto il processo produttivo e mantenere i datteri in condizioni ottimali per diversi mesi, in modo da poterli immettere sul mercato locale anche in periodi di non raccolto o terminato il ramadan, quando vi è una forte richiesta. I contadini in questo modo non sono costretti a vendere tutti i datteri quando i prezzi sono bassi, creando un notevole valore aggiunto.
L’unico valore aggiunto che spesso hanno per noi i datteri è quello di concludere un pasto al quale non sarebbe necessario aggiungere niente, ma in questo caso, grazie a quanto appena scritto, anche noi ne aumentiamo il valore perché, come sempre, … Basta poco!