È DA UN PIATTO DI PASTA CHE È NATA LA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA

Anche con un buon piatto di pasta possiamo restituire dignità alla terra.

Ormai la maggior parte di noi è rientrata dalle vacanze e, quasi sempre, per chi ha avuto occasione di trascorrerle all’estero, la componente del rientro che più viene apprezzata è il ritorno alla cucina italiana. Se la pasta, poi, è di quelle un po’ “più buone” (e già sapete che con questo non ci riferiamo solo al gusto), un filo d’olio evo è più che sufficiente!

A fronte di ciò, vi proponiamo la pasta italiana da agricoltura biologica Girolomoni, azienda che ne gestisce la produzione dal campo alla tavola, curando ogni aspetto della filiera AGRICOLA. Le migliori varietà di grano biologico vengono macinate nel loro Molino ed impastate con acqua di collina nel Pastificio accanto. Dopo la trafilatura, la pasta riposa dalle 7 alle 12 ore, a seconda dei formati, a 65 gradi. Una lenta essiccazione che preserva i nutrienti ed esalta i sapori e i profumi del grano.

Tutto ciò nasce dall’idea di Gino Girolomoni, pioniere dell’agricoltura biologica in Italia negli anni ‘70, con l’intuizione di ridare vita a una collina, producendo e trasformando il grano in pasta in un unico luogo, con una produzione interna e, naturalmente, 100% biologica, per la cui certificazione si è battuto fin da subito, affinché diventasse un sistema di garanzia con norme ben definite

Il suo sogno è stato restituire dignità alla terra e ai suoi guardiani, i contadini, innescando la rinascita di un intero territorio, sulla collina di Montebello, vicino a Urbino, nelle Marche. Questo spirito ha permesso all’azienda di venire riconosciuta impresa garantita “Fair Trade” dalla World Fair Trade Organization (WFTO).

Nel mondo del commercio equo, questo importante sistema di garanzia si distingue perché riguarda non solo un prodotto ma tutta l’impresa, a conferma che persone e ambiente vengono messe al centro in ogni fase: una pasta garantita “fair trade” non solo dal punto di vista della materia prima, ma anche del contesto che l’ha prodotta. È stata quindi la prima filiera food 100% italiana. 

Con un gesto praticamente quotidiano, rispettiamo l’ambiente, e quindi anche l’uomo, e, come al solito … Basta Poco.

I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco