L’avorio vegetale è la materia prima di una nuova linea di accessori
DALLA FORESTA AMAZZONICA, COLORATA BIGIOTTERIA IN TAGUA
Qualcuno li avrà già visti in vetrina, altri forse hanno anche visto altr modelli esposti all’interno, certo è
che, sicuramente, per forme e colori, non passano inosservati: sono le proposte di Solstizio Milano per gli
articoli della bigiotteria estiva. Si tratta di eco-prodotti realizzati nel pieno rispetto di principi
fondamentali: la materia prima con cui sono creati, infatti, è la Tagua, un seme proveniente da una palma
chiamata “Phytelephas Aequatorialis”- pianta elefante – una specie autoctona che cresce in modo
selvatico nella foresta amazzonica e costiera dell’Ecuador. Questo prodotto naturale è ampiamente diffuso
e conosciuto come “avorio vegetale” per il suo colore e la sua durezza.
La Tagua è principalmente usata per la creazione di pezzi unici di bigiotteria, bottoni e sculture, nel pieno
rispetto dell’ambiente, della popolazione e dell’eco-sistema naturale, essendo una risorsa versatile e
rinnovabile. La scelta etica di utilizzare la Tagua in sostituzione dell’avorio, aiuta la lotta contro il
bracconaggio, salvando la vita ad elefanti e rinoceronti.
La palma di Tagua raggiunge 5 o 6 metri di altezza, e bisogna aspettare 14-15 anni di età, prima che inizi
a fiorire e produrre i semi di Tagua. In un anno una palma di Tagua produce circa 9 chili di avorio
vegetale, ovvero la stessa quantità di avorio che una femmina di elefante produce in una vita!
Dopo 3 mesi di essiccazione al sole, la Tagua si indurisce diventando simile nella consistenza all’avorio e
pronta per le sue svariate lavorazioni. Tutto il processo viene effettuato senza che nessuna palma venga
abbattuta, anzi la raccolta dei suoi frutti implica il rinnovo e la conservazione della foresta in cui la pianta
vive, quindi concorre allo sviluppo sostenibile, essendo una risorsa versatile e rinnovabile.
Nella speranza che questa estate “parta” presto, possiamo iniziare noi a colorarla con brio, contribuendo
nel contempo a colorare anche la vita di chi abita la foresta, perché, come al solito, … basta poco!
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco