DAL KENYA, ORIGINALI SCULTURE IN PIETRA SAPONARIA
Vi avevamo già parlato dei cuoricini in pietra saponaria, deliziosi come fermacarte o semplice
decorazione, adatti anche come apprezzatissima bomboniera.
In quest’occasione vogliamo invitarvi a curiosare gli altri prodotti che abbiamo in Bottega,
realizzati nello stesso materiale. Si tratta di complementi d’arredo più prettamente artistici, come
semplici sculture dalla forma umana molto stilizzata, che ben si abbinano a qualsiasi
arredamento.
La pietra saponaria è un silicato piuttosto tenero che si adatta bene alla creazione di oggetti
artistici e artigianali complessi e multiformi. Le abbondanti cave nella zona di Kisii, nel Kenya
Occidentale, hanno consentito lo sviluppo di una raffinata produzione di sculture e oggetti
utilitari e ornamentali e hanno tradizionalmente fornito alla popolazione locale una fonte di
impiego e remunerazione. Il processo di creazione di un prodotto artigianale in saponaria inizia
dalla scelta del blocco di pietra, che molte volte viene effettuato dall’artigiano stesso
direttamente presso le cave. Al momento di tagliare e scolpire la pietra si misura l’abilità e la
sensibilità artistica dello scultore e da qui nasce l’originalità di ogni opera. Le fasi successive, di
levigatura, eventuale decorazione e colorazione, lucidatura, portano alla creazione di oggetti
innovativi, pur mantenendo le forme tradizionali, fornendo inoltre al prodotto un ulteriore valore
aggiunto.
A coordinare tale lavoro è Smolart Self Help Group, un gruppo nato nel 1990 dall’aggregazione
spontanea di artigiani e artisti di questo materiale. Oggi conta circa 200 aderenti, di cui 60%
donne, specializzati nelle varie fasi di lavorazione, a cui offre sostegno tecnico, finanziario e
commerciale. L’obiettivo dei fondatori di Smolart è stato quello di affrancarsi dalla dipendenza
da intermediari commerciali per la vendita dei suoi prodotti e poter così incrementare le entrate
degli associati e migliorare il loro tenore di vita e quello delle loro famiglie. I buoni risultati
garantiti anche dalla relazione con diverse organizzazioni di commercio equo europee, hanno
consentito di coinvolgere sempre più artigiani nel lavoro dell’organizzazione. La possibilità da
parte dei membri di usufruire delle strutture e delle attrezzature comuni dell’organizzazione e la
creazione di laboratori informali presso le abitazioni di alcuni aderenti ha permesso di
ottimizzare le fasi più meccaniche della lavorazione (come la levigatura e la lucidatura, fasi
affidate principalmente alle donne, proprio perché richiedono uno sforzo fisico minore).
Smolart, inoltre, garantisce agli aderenti la possibilità di usufruire di piccoli prestiti soprattutto
finalizzati all’educazione dei figli e al miglioramento delle condizioni igienico – sanitarie della
famiglia e sostiene con piccole donazioni alcune realtà locali con finalità sociale, come ad
esempio l’orfanotrofio.
Quello che può servire a rinnovare e ravvivare un ambiente, parte da un progetto ben più
grande a cui, per aderire, come sempre … Basta poco!
I volontari della Bottega equo solidale Bastapoco