Un cioccolatino che ricompensa gli adulti del loro lavoro, facendo vivere bene le loro famiglie e la
loro comunità.
Rispetto della biodiversità e sostegno a molti progetti, nel Calendario dell'Avvento equosolidale
Quando si avvicinano le festività natalizie, siamo soliti “dare il via alle pubblicità” portandovi a
conoscenza dell’arrivo in Bottega del Calendario dell’Avvento. Allora eccoci qui, con questo
semplice prodotto che ci avvicina con dolcezza al momento più magico dell’anno. E se poi, grazie
all’acquisto di questi prodotti, anche chi è alla base della filiera può vivere dolci momenti, allora il
tutto acquista un valore aggiunto!
Come ogni calendario dell’Avvento che si rispetti, riporta sul retro 25 finestrelle, ognuna
corrispondente al tassello di un bellissimo disegno, da mettere insieme giorno per giorno, per
averlo pronto a Natale. Dentro la finestrella è nascosto un buonissimo cioccolatino al latte
biologico, fatto con il cacao di São Tomé della Repubblica Dominicana e lo zucchero di canna del
Paraguay.
A São Tomé, l'organizzazione Conacado rappresenta un caso esemplare che riesce a ritagliarsi un
ruolo centrale nella filiera del cacao fair trade e biologico, migliorando sensibilmente le condizioni
di vita dei contadini dominicani, attraverso l’aumento del reddito e la qualità della vita dei
produttori di cacao e delle loro famiglie, il sostegno nella gestione sostenibile delle loro aziende
agricole, il miglioramento della qualità dei loro prodotti, la commercializzazione efficiente dei loro
raccolti e il rafforzamento dell’unione e degli affari delle loro organizzazioni.
In Paraguay, la storia della Cooperativa Manduvirà è una storia di successo, di riscatto, di
liberazione, di persone che, passo dopo passo, camminando insieme, hanno lottato per
conquistarsi il diritto di vedere riconosciuto in modo equo il frutto del loro lavoro. Nel 1975, in un
regime dittatoriale, 39 soci unirono i loro pochi risparmi e diedero vita a Manduvirà, una
cooperativa di risparmio e credito. Con il ritorno della democrazia, nel 1990, decisero di
trasformare la cooperativa Manduvirà in cooperativa agro-industriale per dedicarsi alla
produzione dello zucchero di canna, coinvolgendo anche altri piccoli produttori della zona. Si
trattava di poche persone, ma i sogni e gli obiettivi di quei campesinos erano comuni, forti e
ambiziosi. In un Paese come il Paraguay in cui essere contadini significava fornire manodopera ai
grandi proprietari terrieri, sottostare all’avanzata delle multinazionali e dei loro brevetti, i soci
della cooperativa Manduvirà coltivavano un grande sogno: l’indipendenza.
Inoltre, spesso la coltivazione del cacao e la sua lavorazione sono legate a tante questioni di
carattere ambientale e sociale che seriamente minano la biodiversità dei paesi produttori e i diritti
umani di tutte quelle famiglie di coltivatori. I problemi più gravi della produzione del cacao
riguardano la deforestazione e il lavoro minorile.
Come spesso accade, chi compie il lavoro più duro non usufruisce del prodotto che ne risulta.
Altromercato cerca di dare una soluzione a tutto ciò con una filiera ad alto impatto sociale, che
include migliori condizioni di lavoro, prezzo minimo garantito, rispetto di diritti, pagamenti
anticipati e accesso al reddito, qualità della relazione, formazione dei produttori in loco.
Per
quanto riguarda la produzione, poi, la filiera è anche a basso impatto ambientale: coltivazioni
sostenibili e diversificate, produzione biologica, logistica sostenibile, pack sostenibili, coltivazioni
non aggressive.
Quando negli occhi del bambino che apre la finestrella vediamo la gioia, pensiamo a quanta altra
ne procuriamo scegliendo questi prodotti, perché, come al solito, …. Basta poco!
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco