Un progetto che trasforma strumenti di morte in oggetti di autentica e viva bellezza!
Al Natale possiamo avvicinarci in molti modi, un po’ più consumistici, un po’ meno, ma, ben
che si dica, i regali non possono non far parte di questa ricorrenza. Quello che possiamo
fare, invece, per evitare che siano solo scelte consumistiche a guidarci, è dirigere i nostri
acquisti verso quei prodotti che nascono da storie di vita e, soprattutto, danno vita a
persone, progetti, sogni!
Sapete già dagli articoli che presentiamo ogni volta che prodotti di tale genere si possono trovare presso le Botteghe equosolidali dove, che siano i granelli di zucchero, una sciarpina in cotone o la borsa di pelle, sono frutto di mani che hanno potuto trovare lavoro grazie a dei progetti che hanno investito in persone che, in tale modo, possono rimanere legate alle loro famiglie, alle loro tradizioni, ai loro luoghi natii, in quanto è stato dimostrato loro di apprezzare tutto questo, aiutandoli semplicemente a sviluppare con tecniche e sistemi più appropriati, metodi già avviati.
Da questo spirito nasce anche la serie di bigiotteria realizzata dall’Ida Onlus, che opera in Cambogia dal 2004. Fondatore dell’Associazione è Igino Brian, orafo vicentino, che ha aperto nel villaggio di Chma Puan, a 20 km da Phnom Phen, una scuola-laboratorio per i ragazzi di strada. Qui vengono realizzati splendidi bijoux utilizzando ottone riciclato da mine antiuomo esplose ed altro materiale bellico. Da sempre ed ancor oggi la situazione in Cambogia è ancora molto difficile, anche a causa del governo, che non perde l’occasione di usare la forza bruta per reprimere e schiacciare i diritti della popolazione.
A tutto questo, nell’autunno del 2020, si è aggiunta una tremenda inondazione che ha messo in difficoltà tutta la popolazione, compresa la scuola-laboratorio dell’associazione. Ma i ragazzi non si sono fermati mai e le loro mani hanno continuato a trasformare ogni giorno, tra difficoltà di ogni tipo, gli ordigni in gioielli di speranza. Si stima, infatti, che sul territorio cambogiano ci siano ancora 9000 siti da bonificare, per cifre che ipotizzano un totale dai 4 ai 6 milioni di ordigni inesplosi. Una situazione drammatica per una popolazione che ha da sempre fondato la sua economia e la sua vita sull’agricoltura. Realizzando questi gioielli, Brian cerca di portare l’attenzione internazionale su questa problematica, spesso poco conosciuta.
Questa è la storia di ragazzi e ragazze di strada che ora hanno un futuro, questa è una delle tante storie che stanno dietro a tanti prodotti in Bottega, e questa storia si incrocia con le nostre storie in una maniera a noi molto semplice perché, come sempre, … Basta poco. Che i nostri Sinceri Auguri giungano anche nelle vostre storie!
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco
Sapete già dagli articoli che presentiamo ogni volta che prodotti di tale genere si possono trovare presso le Botteghe equosolidali dove, che siano i granelli di zucchero, una sciarpina in cotone o la borsa di pelle, sono frutto di mani che hanno potuto trovare lavoro grazie a dei progetti che hanno investito in persone che, in tale modo, possono rimanere legate alle loro famiglie, alle loro tradizioni, ai loro luoghi natii, in quanto è stato dimostrato loro di apprezzare tutto questo, aiutandoli semplicemente a sviluppare con tecniche e sistemi più appropriati, metodi già avviati.
Da questo spirito nasce anche la serie di bigiotteria realizzata dall’Ida Onlus, che opera in Cambogia dal 2004. Fondatore dell’Associazione è Igino Brian, orafo vicentino, che ha aperto nel villaggio di Chma Puan, a 20 km da Phnom Phen, una scuola-laboratorio per i ragazzi di strada. Qui vengono realizzati splendidi bijoux utilizzando ottone riciclato da mine antiuomo esplose ed altro materiale bellico. Da sempre ed ancor oggi la situazione in Cambogia è ancora molto difficile, anche a causa del governo, che non perde l’occasione di usare la forza bruta per reprimere e schiacciare i diritti della popolazione.
A tutto questo, nell’autunno del 2020, si è aggiunta una tremenda inondazione che ha messo in difficoltà tutta la popolazione, compresa la scuola-laboratorio dell’associazione. Ma i ragazzi non si sono fermati mai e le loro mani hanno continuato a trasformare ogni giorno, tra difficoltà di ogni tipo, gli ordigni in gioielli di speranza. Si stima, infatti, che sul territorio cambogiano ci siano ancora 9000 siti da bonificare, per cifre che ipotizzano un totale dai 4 ai 6 milioni di ordigni inesplosi. Una situazione drammatica per una popolazione che ha da sempre fondato la sua economia e la sua vita sull’agricoltura. Realizzando questi gioielli, Brian cerca di portare l’attenzione internazionale su questa problematica, spesso poco conosciuta.
Questa è la storia di ragazzi e ragazze di strada che ora hanno un futuro, questa è una delle tante storie che stanno dietro a tanti prodotti in Bottega, e questa storia si incrocia con le nostre storie in una maniera a noi molto semplice perché, come sempre, … Basta poco. Che i nostri Sinceri Auguri giungano anche nelle vostre storie!
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco
I volontari della Bottega equosolidale Bastapoco